Elementare: il fatto di essere un copywriter freelance.
Negli anni, mi è capitato spesso di incontrare diffidenza verso i creativi freelance da parte di agenzie e aziende.
Mi farà un preventivo spropositato? Presenterà delle proposte valide? Rispetterà le scadenze? Sarà disponibile a eventuali rilavorazioni? In apparenza sono dubbi sensati, ma in realtà per smontarli bastano poche argomentazioni – semplici e razionali, niente fuffa da venditori di tappeti digitali:
- un copywriter freelance desidera sia il rispetto dei suoi standard professionali, sia prendere il lavoro. Quindi il suo preventivo non sarà né basso né alto, bensì equo. Se, come me, lavora in modo autonomo da più di un decennio, anche da una descrizione sommaria dei materiali da produrre saprà quantificare un fee corretto. E no, non esistono tariffari fissi, che peraltro sarebbero illegali per un copywriter. A ogni lavoro, la sua giusta quotazione.
- un copywriter freelance, una volta ottenuto un primo incarico, ci terrebbe ad averne altri. Dunque, nel suo interesse oltre che in quello del cliente, si impegnerà al massimo per ideare proposte valide e soddisfacenti. Inoltre, se come nel mio caso ha lavorato per strutture, brand e tipologie di progetti molto eterogenei, avrà la necessaria esperienza e flessibilità per entrare subito nel mood del lavoro e pensare a soluzioni con punti di vista e tagli creativi originali, di maggiore impatto rispetto – caso classico – a un creativo interno che, dopo anni sullo stesso cliente, potrebbe aver perso un po’ di entusiasmo e freschezza.
- sul rispetto delle scadenze, inutile dilungarsi. E’ il primo punto da rispettare non solo per ricevere altri lavori, ma anche per essere pagati per quello attuale. E nessun copywriter freelance ama lavorare senza compenso.
- un copywriter freelance serio, nel preventivo, indica con precisione la natura e l’estensione del suo intervento. Perciò, di norma, le rilavorazioni sono comprese nella cifra pattuita fino a un certo numero, con maggiorazioni se dovessero prolungarsi. Ma, anche qui, è nell’interesse del copywriter freelance chiudere al meglio il lavoro nel minor tempo possibile. Per questo, cercherà di risolvere il brief con estrema precisione fin dall’inizio.
Altri dubbi? Contattami pure.
Vedrai che, anche se un copywriter freelance non è un giocatore della tua squadra ma una “riserva” dell’ultimo minuto, saprà farsi valere.
Un po’ come quando Tom Becker, sconosciuto a tutti, sostituisce Bruce Harper infortunato nella partita contro la Saint Francis e trova, fin da subito, una perfetta armonia di gioco con Holly Hutton e il resto della Niuppi. Un ottimo parallelismo per chi coglie la citazione, cioè spero tutti.